Il progetto Cantieri sbarca sul web e lo fa con un profilo Instagram: @cantieri.fi. Nato dalla collaborazione tra il corso di Pittura della prof.ssa Raffaella Nappo e la Direzione Servizi Tecnici Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, in due anni il progetto ha portato la creatività degli allievi sulle aree perimetrali dei cantieri cittadini con performance e altri interventi site specific. Un modo per creare nuovi spazi di dialogo e fruizione dell'arte ribaltando il senso di disagio causato dai lavori per il restauro degli edifici del centro storico: da Palazzo Vecchio al Museo Novecento, dalla Chiesa di San Giovannino dei Padri Scolopi all'ex Monastero della Santissima Concezione.
In questo periodo di allontanamento obbligato dai luoghi della vita comunitaria, in cui anche i cantieri hanno attenuato il loro peso sulla vita quotidiana, il dialogo si sposta nei luoghi virtuali recuperando il concetto di cantiere come metafora di un discorso aperto su una società con i suoi riti e le interazioni fra gli individui completamente da rifondare. Un cantiere che è un unico grande spazio di riflessione: non più un luogo fisico che risponde a requisiti tecnici ma uno spazio molto più ampio, un cantiere globale.
La versione virtuale del progetto si chiama "Cantieri comunità di destino" e si pone come un nuovo canale di contatto per interpretare con i linguaggi dell'arte questa emergenza globale. Ogni giorno, o quasi, un'istantanea dalla quarantena, frutto della ricerca artistica di circa quaranta allievi.
"Come artisti abbiamo voluto cercare un modo per dare il nostro contributo alla narrazione di questo momento storico e continuare allo stesso tempo a esercitare il nostro ruolo sociale - spiega la prof.ssa Nappo - Presto quando tutto questo finirà torneremo nei cantieri veri con la nostra arte, mantenendo questo doppio binario tra il reale e il virtuale".