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Maestri e allievi si confrontano sulla pittura

on Mercoledì, 21 Settembre 2016 18:11

Esposizione al Lyceum Club Internazionale fino al 28 novembre. Ingresso libero (foto)

L'Accademia di Belle Arti di Firenze torna a esporre nelle sale del Lyceum Club Internazionale di via degli Alfani 48 con una mostra che ha per protagonista le tele di Davide D’Amelio, Giuseppe Di Salvo, Stefano Galli, Sergei Kuznetcov, Antonella Piano e Debora Piccinini, allievi dei professori di pittura Adriano Bimbi, Umberto Bisi, Raffaella Nappo e Saverio Vinciguerra.

La mostra, curata dai professori Carlo Falciani e Cristina Frulli e da Elisa Acanfora, storica dell'arte e presidente della sezione Arte del Lyceum Club Internazionale di Firenze, è il risultato di una proficua collaborazione che ha già visto esposte in due cicli diversi opere delle Scuole di Grafica d'arte (4 febbraio 2016) e di Scultura (12 aprile 2016). Ora gli spazi del Lyceum accolgono, come in una ideale staffetta, opere di allievi della Scuola di Pittura. Filo conduttore della mostra è la tematica unitaria della rappresentazione dell’identità.

Vengono così esposti lavori dove l’autoritratto è associato al proprio numero di matricola accademica, che diventa specchio di una individualità percepita in dialettica col percorso formativo. Altri approcci sono invece legati a una figurazione critica della propria identità deformata e influenzata dai canoni della comunicazione e del consumo, oppure, all’opposto registrano una stasi confortata ma scontrosa con gli oggetti della propria stanza e del proprio quotidiano, che riflettono un io pensoso e in trasformazione. Infine, la percezione di sé è affidata anche alla ripetizione del proprio volto, quasi una sequenza di scatti da fototessera, dove ogni autoritratto offre un’immagine sempre alterata e mutevole, affidata ad astratte stesure monocrome, nel tentativo di tradurre in una cromia artificiale le variazioni impercettibili della propria identità.

Gli spazi del Lyceum in Palazzo Giugni Fraschetti offrono una dimensione da salotto ottocentesco, dove le differenti anime della pittura dialogano con i libri e con gli arredi invitando a recuperare, attraverso modi espositivi domestici, il sapore e l’entusiasmo di un percorso espressivo e di formazione documentato nei differenti stadi.

La mostra, inaugurata il 26 settembre, sarà aperta al pubblico in occasione di tutti gli appuntamenti del Lyceum fino al 28 novembre.

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