--------------------

Brancato Marina

 Prof. ssa Marina Brancato  

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web
qualifica: docente di I fascia
ricevimento 2022/23: su appuntamento scrivendo all'indirizzo email della docente della docente
 
 

PROFILO BIOGRAFICO

Si è laureata in Scienze politiche con una tesi sul ritualismo civile in Ernesto de Martino (relatore prof. P. Angelini, correlatore prof. P. Jedlowski) presso l'Università L’Orientale di Napoli. Nel 2011, nello stesso ateneo, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze antropologiche e analisi dei mutamenti culturali lavorando sulla rappresentazione mediatica del terremoto in Abruzzo e in Irpinia. Sempre all’Orientale ha continuato la sua esperienza didattica e di ricerca: dal 2011 è docente a contratto per i laboratori di Giornalismo internazionale e Tecniche di linguaggio giornalistico e collaborando con la cattedra di Antropologia culturale e Studi postcoloniali e relazioni interetniche del prof. Miguel Mellino. Dal 2018 insegna Antropologia visuale ed Etnografia visiva per i corsi di Fotografia e di Cinema e Audiovisivo dell’Accademia di Belle arti di Napoli.
E’ membro del Centro Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università L’Orientale di Napoli, dell’ EASA Media Anthropology Network. . Dal 2015 al 2019 è stata membro del direttivo dell’AISO (Associazione italiana storia orale) di cui, attualmente, è socia. Come ricercatrice ha collaborato nel 2009 al “Qualitative Assessment Study on Smuggling of Migrants from and through North Africa. The case of Italy“, commissionato da UNODC-United Nations Office on Drugs and Crime – Vienna, coordinato dalla prof.ssa Monica Massari. Nel 2007: “Memorie domestiche. Conservazione ed uso dei prodotti mediali negli spazi domestici” (coordinatore Prof. Paolo Jedlowski, Università di Napoli “L’Orientale”) unità locale del PRIN 2006 “Costruzione e ricostruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano” (Coordinatrice nazionale Prof.ssa Giuliana Mandich, Università di Cagliari).
I suoi interessi di ricerca si muovono incrociando diversi sentieri disciplinari con un focus sull’immaginario e la memoria collettiva, il concetto di perdita e sul rapporto tra antropologia, genere e femminismo.

PUBBLICAZIONI

Monografie:
2014 - Terremotossessivo. Antropologia e giornalismo nella rappresentazione televisiva del sisma aquilano, Avellino, Mephite.

2011 - Antropologia e giornalismo: la rappresentazione televisiva del terremoto in Abruzzo (Aprile –Giugno 2009)- Tesi di dottorato non pubblicata, Napoli, Università degli studi di Napoli “ L’Orientale”.

Capitoli in volumi collettivi:
2020 - Generazione scossa in: Irpinia 1980. Evocare il terremoto, ripensare i disastri, a cura di I. Falconieri, F. Fichera, S. Valitutto, Visioni d’Archivio | Quaderno 02 dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Roma, Effigi.

2017 - con S. Ficacci, Operai e lavoratori fra identità e autorappresentazione. Spunti di riflessione su due ricerche nei quartieri “popolari” di Roma e Napoli in Lavoro! Storia, organizzazione e narrazione del lavoro nel XX secolo - 3 Persistenze o Rimozioni, a cura di N. di Nunzio, M. Troilo, Roma, Aracne.

2013 - Ricostruire l’informazione. Quando l’antropologia incontra il giornalismo in Net-Quake. Media digitali e disastri naturali, a cura di M- Farinosi e A. Micalizzi, Milano, FrancoAngeli.

2010 - con P. Jedlowski e L. Lucchetti, Memorie e mediateche domestiche in Culture quotidiane: addomesticare lo spazio e il tempo - a cura di G. Mandich, Roma, Carocci.

Articoli in riviste:
2022 Si può insegnare arte online?Appunti sul fare ricerca in un’Accademia di belle arti ai tempi del Covid-19 in RTH - Education & Philosophy, V. 9 (2022) DOI: https://doi.org/10.6093/2284-0184/8908

2020 Risemantizzare lo sguardo. Appunti per un’antropologia visiva femminista: l’archivio vivo Lunàdigas in Smarginature, Sperimentali. Cinema videoarte e nuovi media - Arabeschi Rivista internazionale di letteratura e visualità, ottobre 2020
http://www.arabeschi.it/51-risemantizzare-lo-sguardo-appunti-per-unantropologia-visiva-femminista-larchivio-vivo-lun-digas/

2018 Il fascino indiscreto del rito. Antropologia e psicopatologia in dialogo in Telos – rivista semestrale di Psichiatria, Fenomenologia, Scienze Umane n. 1/2018

2017 A megafono spento:una lettura antropologica della rappresentazione mediatica della violenza di genere in Telos – rivista semestrale di Psichiatria, Fenomenologia, Scienze Umane n. 2/2017

2017 La dignità del morire nella nostra cultura in Telos – rivista semestrale di Psichiatria, Fenomenologia, Scienze Umane, n.1/ 2017

2012 Epicentro della memoria e senso della perdita (Conza della Campania 1980-2010) in Terremoti: storia, memorie, narrazioni numero monografico di "Memoria/memorie", n.5, 2012, a cura di G.Gribaudi e A.M.Zaccaria.

2012 - Anthropology and Journalism: The television performance of the Abruzzo's Earthquake (April - June 2009) in Romanian Journal of Journalism and Communication , n. 2- 2012.

2011 - Mappe domestiche: La casa e le sue memorie, a cura di M. Brancato in M@gm@-analisi qualitativa vol. 11 n. 3 settembre /dicembre 2011 in corso di pubblicazione, Aracne editore.

2006 “Tracce di sé – il rito del commiato laico tra commemorazione e narrazione”, in M@gm@- analisi qualitativa, vol.4 n.3 luglio/settembre 2006.

2001 “I Nuovi Nomadi”, in Meridione – Sud e Nord nel Mondo, Ed. Scientifiche Italiane, anno I n. 6 novembre/dicembre 2001.

Recensioni:
2018 recensione di E. Gargiulo, M. Russo Spena, V. Carbone (a cura di), I confini dell'inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti, Roma, DeriveApprodi, 2018 in Studi culturali, Il Mulino 3/2018, dicembre pp. 471-473, DOI: 10.1405/92836

Documentari/Saggi visuali:
2016 Ricognizione di una memoria installazione collettiva di antropologia della memoria e dello spazio urbano all’interno del workshop a cura di Studio Azzurro - In/visible cities Multimedia Urban Festival, Gorizia, Italia.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLkS_J8od2m-x39KtT-VMZqORjU4JfpEAd
2016 “Fate Presto Project” con Emanuela Di Guglielmo. Installazione artistica sulla memoria del terremoto in Irpinia del 1980 e sulla perdita della casa a Conza della Campania (AV).
2013 - Autrice del webdoc: Operai. L'Irpinia raccontata ascoltando il lavoro femminile, co-regia di A. Costetti.

Utilizziamo i cookie per migliorare il nostro sito Web e la tua esperienza durante l'utilizzo. Solo i cookie essenziali per il funzionamento del sito sono stati impostati. Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e su come eliminarli, consulta la nostro Privacy Policy.

Accetto i cookie da questo sito
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk