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L'Accademia inaugura l'anno accademico 2020-2021

on Martedì, 27 Aprile 2021 16:13

Cerimonia per la prima volta virtuale, sei gli accademici d'onore

 L’Accademia ha inaugurato oggi l’anno accademico 2020-2021, il 237esimo dalla sua fondazione, con una cerimonia che per la prima volta - a causa dell’emergenza sanitaria - si è svolta in modalità virtuale, senza pubblico in sala e con gli accademici d’onore collegati da remoto. Unico, fra gli accademici, presente in sala - insieme al presidente Carlo Sisi, al Direttore Claudio Rocca, al pro-direttore Susanna Ragionieri e all’assessore all’Università e ricerca del Comune di Firenze, Elisabetta Meucci - è stato Riccardo Guarneri, classe 1933, pittore fiorentino e docente di pittura in Accademia fino al 2003.



La giornata si è aperta con i saluti del Presidente Carlo Sisi, che nel suo discorso ha sottolineato l’importanza del momento storico che stiamo ancora vivendo: “È stato un anno difficile per tutti, anche noi abbiamo dovuto fare i conti con la delicatezza delle strategie anti Covid, ma chi oggi fosse qui con noi potrebbe vedere nei corridoi, nei cortili, muoversi i giovani allievi che danno un senso di ritrovata vitalità e di speranza”. Il Presidente, ha inoltre espresso la volontà di tornare presto ad aprire le porte dell’Accademia al pubblico esterno, quindi ad essere presenti, non solo a distanza, nella vita della città. “Vogliamo che l’Accademia sia epicentro della cultura cittadina, che sia sempre più conosciuta, e non soltanto per le sue attività, ma anche come luogo istituzionale, storico e di forte suggestione” ha concluso.



Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessore all’Università e alla ricerca del Comune di Firenze, Elisabetta Meucci, che nel suo intervento ha spiegato che “L’Accademia è uno dei nuclei di sviluppo di conoscenza e di formazione attorno ai quali Firenze potrà sviluppare la sua immagine e attrarre competenze e investimenti necessari al suo futuro. La crisi pandemica che abbiamo vissuto - ha poi ricordato l’assessore Meucci – e i cambiamenti climatici impongono nuovi paradigmi economici che richiedono una profonda revisione dei nostri sistemi educativi e formativi, ci richiedono di superare la verticalità dei nostri modelli e di aprirci sempre più alla interdisciplinarità”.



Un tratto, quello della compresenza di saperi e competenze diverse, che è da sempre tratto distintivo dell’Accademia. Una vocazione che si è espressa specialmente negli ultimi anni anche attraverso l'ampliamento dell'offerta formativa, aprendosi sempre di più a discipline che trovano il loro collocamento nell'ambito delle arti applicate - come il corso di Design d’interni - e nella comunicazione artistica - come i corsi di Didattica per i musei e Curatela artistica. Rimanendo nel solco delle arti visive, invece, una novità degli utlimi anni è stata l'avvio di un biennio in Illustrazione, che proprio nel 2021 – insieme ai trienni di Design e Didattica per i musei – ha visto i suoi primi laureati.

Di reazione all'emergenza sanitaria, e non solo, ha parlato, poi, il Direttore Claudio Rocca nel suo discorso inaugurale, durante il quale ha quindi ripercorso le tappe di un anno che ci stiamo lasciando faticosamente alle spalle: dalle difficoltà iniziali di adattare attività artistiche e laboratoriali alla didattica a distanza, alla ripresa in sicurezza delle attività in presenza già prima dell’inizio del secondo semestre. Un anno che tuttavia, ha ricordato il Direttore, “pur nelle sue difficoltà ha fatto registrare un aumento delle nuove iscrizioni di circa il 20%”.

Ma l’Accademia è anche una comunità che da questo periodo difficile ha saputo trarre nuovi spunti di ripresa, come la riduzione del consumo di plastica monouso attraverso l’installazione di colonnine per l’acqua microfiltrata, la distribuzione di borracce ecologiche e il riordino del servizio dei distributori automatici. Operazione attraverso la quale l’Accademia stima di poter ridurre il suo impatto ambientale di circa una tonnellata e mezzo di plastica monouso all’anno.

Tra le novità di quest’anno anche l’adesione dell'Accademia ai servizi del consorzio interuniversitario Cinecauna vera e propria svolta digitale - ha sottolineato il Direttore Rocca - che ci mette in pari con le altre Università e fa sì, per esempio, che i nostri studenti entrino a far parte della stessa banca dati dei loro colleghi iscritti all'Università, favorendo il loro accesso alle prestazioni agevolate: dal diritto allo studio alle riduzioni su mense e trasporti”

. Un passo che pone l’Accademia a fianco delle istituzioni universitarie, ma che impone una riflessione su quella che è ormai tristemente nota per essere la riforma mancata del sistema italiano dell’Alta formazione artistica, una riforma che, ha ricordato il Direttore “dopo più di vent’anni ancora non ha i decreti attuativi. Aspettiamo con speranza e forza che il Minstero riesca presto a completarla con una serie di azioni concrete”.


Per esempio quest’anno, per la prima volta, le istituzioni Afam hanno avuto la possibilità di partecipare congiuntamente alle Università ai progetti di rilevanza nazionale Prin, ma il rapporto fra queste due anime complementari del sistema universitario (glli Atenei da una parte e le istituzioni di alta formazione artistica dall'altra) ha bisogno di trovare un nuovo terreno d’incontro, primo fra tutti quello dei dottorati di ricerca: “Abbiamo in programma l'attivazione di percorsi di ricerca post laurea con altre università europee – ha detto il Direttore Rocca – ma in Italia quello dei dottorati di ricerca per le istituzioni Afam è ancora un argomento tutto da affrontare nella sua complessità”.



Infine il Direttore ha voluto ricordare le tante collaborazioni con gli enti culturali del territorio e dell’area metropolitana, fra le quali spicca quest’anno una produzione teatrale targata Accademia che debutterà il prossimo 4 maggio al Teatro Niccolini in collaborazione con il Teatro laboratorio della Toscana, diretto dalla compagnia Lombardi-Tiezzi. 

Fra le collaborazioni si inserisce anche quella con il Comune di Vicchio, che ha visto impegnata la Consulta degli studenti nella progettazione di un evento espositivo diffuso che inaugurerà il prossimo 22 maggio.

Consulta che è intervenuta nel corso della cerimonia con Ilaria Moscardi, e un discorso pieno di entusiasmo, durante il quale ha rivolto l’attenzione verso il ruolo che questo organo di rappresentanza degli studenti svolge e ha svolto anche durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria. “Lo scorso anno – ha detto Ilaria - in concomitanza con primo lockdown, abbiamo deciso di non fare un passo indietro, ma più passi in avanti, senza nasconderci dietro l’ignavia o l’ombra della crisi. Questo non solo per venire in aiuto all’Istituzione, sostenendone il passaggio alla didattica online e poi alla forma mista, ma soprattutto per dare un messaggio concreto di reazione al momento di difficoltà che stavamo tutti affrontando. Come Consulta abbiamo voluto portare avanti azioni concrete, potenziando e ampliando le nostre attività di comunicazione online, rintracciando ovunque, negli spazi digitali, gli studenti e organizzando per loro assemblee online e altre iniziative”.



La giornata si è conclusa con la nomina degli accademico d’onore. Quest’anno a ricevere il titolo:  

Maria Gloria Bicocchi, fondatrice del centro fiorentino di Videoarte, Art/tapes/22, per aver creato un luogo di collegamento e scambio fra culture diverse nel nome dell'arte e aver restituito a Firenze il suo ruolo di collegamento e di centro di una comunità artistica aggiornata su un'idea di contemporaneità in costante mutamento.

L’artista messicano Enrique Carbajal Gonzàlez (Sebastian), per il contributo alla scultura messicana e ciò che è riuscito ad esprimere con le sue sculture monumentali, per il fascino cinetico ed i concetti geometrici in esse contenute.

Sandro Chia, pittore fiorentino, esponente della nuova Transavanguardia italiana e allievo illustre dell'Accademia, per aver contribuito alla resurrezione della pittura figurativa in tutte le sue dimensioni di ricchezza, felicità e complessità in tempi di blocchi artistici contrapposti, incarnando lo spirito di un superamento post-moderno aperto al futuro.

Maria Novella Del Signore, figlia – insieme a Maria Gloria Bicocchi – del pittore futurista Primo Conti, fra i grandi Maestri di pittura dell'Accademia. L'artista è stata insignita del titolo per aver saputo, attraverso le sue opere multisensoriali, sviluppare la creatività come un respiro necessario cui tener fede in ogni attimo della vita.

Riccardo Guarneri, pittore fiorentino e docente di pittura in Accademia fino al 2003, per la qualità e la tenuta nel rigore dell'impegno costante a favore di un'arte attenta ai meccanismi e insieme al mistero della visione nell'atto del suo costituirsi come tale.

Lo scultore Chen Wenling, per la sua produzione di sculture surreali che l'artista utilizza per creare una pungente satira sociale, facendo emergere le contraddizioni fra la Cina consumista moderna e il suo passato di austero rigore. Chen Wenling è il secondo artista cinese a ricevere il titolo di accademico d’onore.

I nomi degli accademici d'onore sono proposti e scelti dal Consiglio Accademico fra personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo dell'arte e della cultura. Ad oggi gli accademici d'onore sono: David Hockney, Georg Baselitz, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Robert Morris, Thomas Struth, Ennio Antonelli, Giuliano Gori, Luca Mantellassi, Maria Vittoria Colonna Rimbotti, Paolo Targetti, Joachim Burmeister, Giuseppe Chiari, Lara Vinca Masini, Roberto Capucci, Antonio Frazzi, Alberto Moretti, Massimo Teoldi, Philippe Daverio, Claudio De Golo, Leonardo Ferragamo, Mauro Giorgetti, Emilio Tolaini, Franco Torrini, Riccardo Ventrella, Arnaldo Pomodoro, Philippe Starck, Sting, Oliviero Toscani, Beppe Menegatti, Candida Höfer, Cristina Acidini, Michelangelo Pistoletto, Massimo Cantini Parrini, Cecilie Hollberg, Mina Gregori, Zeng Yi, Monsignor Timothy Verdon, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Lucia Marcucci e Franziska Nori.

Le immagini sono di Anna Maria Salvatore, docente di fotografia.

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