In occasione della mostra Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso (Palazzo Strozzi, 28 settembre 2019 - 12 gennaio 2020) l'Accademia di Belle Arti di Firenze riafferma la sua collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi ospitando un incontro del fuori mostra e attraverso il coinvolgimento di un gruppo di studenti del corso triennale in Didattica per i musei nel format ormai consolidato di Pausa d'arte.
Diaghilev, Goncharova, Depero. Incontri romani è il titolo dell'appuntamento previsto per mercoledì 30 ottobre, ore 17, Sala del Cenacolo. A raccontarci uno degli 'intrecci' artistico-culturali più avvincenti del XX secolo sarà il prof. Mauro Pratesi.
Tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 1916 Diaghilev, accompagnato da Massine e Larionov, visita la stanza-studio di Depero in via Terenzio 21, nel quartiere Prati a Roma, rimanendo fortemente impressionato dai lavori dell'artista, tanto che subito gli commissionò, con regolare contratto in data 16 novembre 1916, le scene e i costumi per l'opera Le Chant du rossignol, programmata per la primavera del 1917 a Parigi. Come noto il balletto non fu allestito per varie motivazioni, anche perché Depero fu coinvolto nelle realizzazione delle maschere e costumi del Manager e del Cavallo di Parade di Picasso e, allo stesso tempo, la sarta Bucci che doveva realizzare i costumi per Chant, fu adoperata per la confezione dei costumi disegnati da Larinov per Soleil de nuit. Questo mirabile rapporto che viene a determinarsi tra il 1916 e il '17 a Roma che vede coinvolti la compagnia del balletti russi, Diaghilev, Massine, Larionov, Goncharova, Picasso, Depero e altri è, indubbiamente, uno degli 'intrecci' artistico-culturali più avvincenti del XX secolo.
L'incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti.
Intanto dal 9 ottobre ogni mercoledì (ore 14.00-14.30) ad arricchire la visita alla mostra con approfondimenti dedicati al mondo di Natalia Goncharova ci saranno gli studenti Beatrice Cervi, Ginevra Clementi, Laura Fidanzi, Rachele Persello, Emilia Pratesi e Leila Vignozzi.
Il format è quello di Pausa d'arte, 30 minuti per dedicarsi alla scoperta di una delle artiste più poliedriche della storia: dalle esperienze artistiche a Mosca fino ai successi parigini, passando attraverso l'elaborazione di uno stile eclettico capace di attingere tanto dalla tradizione russa quanto dalle avanguardie europee. Pausa d'arte è realizzato da Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con il Dipartimento comunicazione e didattica dell'arte dell'Accademia di Belle Arti di Firenze (prof. Luca Farulli e prof.ssa Cristina Frulli), con il supporto di Unicoop Firenze.