La casa custodisce relazioni che fanno parte di un vissuto fatto di persone, attività, regole, abitudini e rituali consolidati. Si esprime nella divisione degli spazi e nell’attribuzione dei ruoli, negli oggetti, negli atti di appropriazione, negli ordini e nei disordini del quotidiano. Di questo e delle molteplici varietà delle forme dell’abitare contemporaneo in contesti culturali molto diversi tra loro si occuperà il ciclo d'incontri Sull'Abitare. Variazioni antropologiche, a cura della prof.ssa Valentina Lusini, che si svolgerà dall'8 al 22 maggio sulla piattaforma Google Meet (qui il link per partecipare all'inziativa)
Il primo appuntamento, dal titolo Abitare sull’acqua. Antropologia del design tra soggetti, oggetti, case e barche si svolgerà sabato 8 maggio 2021 (ore 11-13) in compagnia di Giuseppe Mazzarino – C.U.B.E. Centro Universitario Bolognese Etnosemiotica (Università di Bologna) e Università di Milano-Bicocca
Giuseppe Mazzarino è Dottore di Ricerca in Antropologia presso l’Università di Milano-Bicocca. I suoi interessi di studio riguardano gli urban studies, il rapporto tra semiotica e antropologia e l’antropologia del design. Dal 2020 collabora come docente al Corso di Perfezionamento in Design della Comunicazione presso l’Università di Ferrara. È autore del libro "Fredens Havn. Pratiche dello spazio in una piccola comunità galleggiante" (Aracne 2020).
Il secondo incontro, dal titolo L’abitare “leggero”: “fare casa” in risonanza col paesaggio, si svolgerà sabato 15 maggio 2021 (ore 11-13) e avrà come relatrice Sabrina Tosi Cambini dell'Università di Firenze.
Sabrina Tosi Cambini è docente di Antropologia culturale all’Università di Firenze e all’Università per Stranieri di Siena. È stata ricercatrice presso la Fondazione Giovanni Michelucci per oltre un decennio. Colloca i suoi interessi di ricerca nell’ambito dell’antropologia urbana, politica, delle migrazioni e della mobilità, della ziganologia e delle connessioni fra l’antropologia e le arti performative. È autrice di numerosi saggi scientifici, volumi e curatele, fra cui "Altri confini. Storia, mobilità e migrazioni di una rete di famiglie rudari tra la Romania e l’Italia" (Mimesis 2021).
Chiude il ciclo Paolo Fortis della Durham University con Oggetti come mappe temporali e modelli di relazioni: una prospettiva Amerindiana che si terrà sabato 22 maggio 2021 dalle ore 11 alle 13.
Paolo Fortis è Professore Associato di Antropologia Sociale presso l’Università di Durham (United Kingdom). Conduce ricerca sul campo tra i Guna di Panama dal 1999, con un particolare interesse verso la cultura materiale, il sistema visivo, la nozione di persona, l’ecologia, la cosmologia, la temporalità e i cambiamenti sociali. Ha collaborato con molti musei in Svizzera e nel Regno Unito. Le sue pubblicazioni includono un volume recentemente curato con Susanne Küchler, "Time and Its Object: A Perspective from Ameridnain and Melanesian Societies on the Temporality of Images" (Routledge 2021).