Che suoni produrranno le fiamme e i supplizi dell’Inferno? Quali aberrazioni sonore si celeranno dietro le storie cantate dal Sommo poeta nella prima delle tre cantiche della sua Commedia? Devono essere state più o meno queste le domande che si è posta l’artista e performer toscana Letizia Renzini trovandosi di fronte alla sfida di sonorizzare Inferno, capolavoro del cinema muto italiano (1911) con regia di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro.
Proiettato per la prima volta nel 1911 in occasione dei 50 anni dell’Unità d’Italia, Inferno (66 minuti) è stato il film più costoso mai realizzato nel nostro Paese. Un frammento di storia che la Cineteca di Bologna ha restituito al pubblico nel 2021, restaurandolo in occasione del settimo centenario dantesco, e l’Accademia di Belle Arti di Firenze proietterà in occasione del quarto Dantedì con sonorizzazione live a cura di Letizia Renzini. La proiezione, aperta alla città, si svolgerà il 30 marzo alle ore 20 presso il Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3).
L’iniziativa è parte integrante del progetto didattico Che Inferno! (A Hell of A Dante), un workshop realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze che l’artista e l’associazione “Ingrate” hanno condotto quest’anno in Accademia coinvolgendo gli studenti dei corsi di Nuove tecnologie dell’Arte e di Scenografia. Il workshop ha accompagnato gli allievi e le allieve in un viaggio multidisciplinare in cui audio, video, linguaggi artistici multimediali e digitalizzazione dei repertori dialogano per dare vita a opere contemporanee originali. Il progetto ha coinvolto anche un gruppo di esperti fra cui Cristina Jandelli, docente di Storia del Cinema all’Università di Firenze; Lucia Minunno, docente di Storia dell'arte alla Fondazione Studio Marangoni; Niccolò Gallio, sound designer e tecnico del suono; Giulia Martini, dottoranda in Letteratura e filologia Dantesca all’Università di Firenze poetessa e curatrice dei manuali danteschi Mondadori per le scuole; Juri Ciani, docente di Tecniche di modellazione digitale 3D e coordinatore del corso di Nuove tecnologie dell’arte.
Hanno partecipato al workshop: Eleonora Castaldi, Alessia Giovannelli, Keyu Gu, Yining Mao, Giorgio Mascio, François Meshreki, Yusuke Miyazaki, Nicola Miglietta, Gianluca Paionni Cosimo Pasqui, Martina Pastorelli, Nadia Schmidt.
La mostra dei lavori realizzati durante il workshop, allestita in collaborazione con il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, si terrà nella sede di Villa Favard il prossimo 27 aprile.