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I BUONI COLORI DI UNA VOLTA

on Sabato, 01 Maggio 2010 13:41

 

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Aula del Cenacolo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze

 

 

Presentazione del volume

 

I BUONI COLORI DI UNA VOLTA

 

Ricettario fotografico per conoscere e fabbricare pigmenti, leganti, vernici e materiali artistici antichi, direttamente dai trattati medieveli

 

di

Sergio Paolo Diodato

Docente di Restauro

 

Lunedì 3 maggio - ore 17

Aula del Cenacolo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze

Via Ricasoli, 66    Firenze

 



 

Il volume, esito di un lungo lavoro di catalogazione e reperimento di numeroso materiale documentario, rappresenta uno strumento utilissimo per i restauratori per gli artisti descrive le principali tecniche pittoriche classiche: affresco, encausto, tempera su pergamena e su tavola, olio su tela e tratta principalmente la lavorazione e la composizione della materia dei leganti, dei pigmenti e dei coloranti antichi, le tecniche ed i metodi pratici, artigianali, originali, della loro fabbricazione in modo da permetterne agevolmente il rifacimento more antiquo.

L'autore attinge direttamente dal  materiale letterario medievale: eterogeneo, proveniente da quindici fonti antiche diverse per tempi, luoghi e autori  scegliendo citando traducendo e  riassumendo dai ricettari antichi (datati almeno dal 746 d.C. al 1646, ma anche da autori moderni e contemporanei), tutti i principali procedimenti; affiancati da circa 400 fotografie a colori che mostrano l'iter antico della fabbricazione.

A fondo pagina sono consultabili note esplicative e di approfondimento, con curiosità e notizie di carattere storico, religioso, filosofico, tecnico e tossicologico.

L'Autore

 

Sergio Paolo Diodato si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze col massimo dei voti.

Ha seguito le lezioni di Restauro del Prof. Paolo Gori e quelle del Prof. Edo Masini che fu Direttore del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza alle Gallerie di Firenze.

Successivamente si è specializzato nel restauro dei dipinti su tela, su tavola e delle sculture lignee policrome e dorate nel Laboratorio–Scuola sito a Villa Manin di Passariano, al 2° Corso per restauratori, a ciclo quadriennale, promosso dalla Regione Friuli Venezia - Giulia con il coordinamento tecnico, scientifico e didattico dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma.  Per oltre vent’anni ha lavorato in Italia come titolare della propria ditta di restauro e come collaboratore esterno per conto di committenze pubbliche e private.

Ha insegnato materie inerenti il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali presso istituti regionali e Accademie di Belle Arti statali.

Dal 2001 è titolare della cattedra di Restauro dei dipinti all’Accademia di Belle Arti di Firenze.


“Questo libro è uno strumento didattico pensato per i restauratori e per gli artisti. Nasce […] durante le lezioni tenute agli allievi del primo anno del Corso di Restauro dei dipinti antichi all’Accademia di Belle Arti di Firenze [...] e riporta le esperienze pratiche realizzate in laboratorio con e senza studenti.

Lo spunto del lavoro è dovuto al suggerimento di un allievo che, nel test anonimo per la valutazione del docente, a proposito dei libri di testo adottati e consigliati ha scritto: «Ci vorrebbe un testo in italiano, con un linguaggio semplice, che raccolga tutto il programma svolto». […]

Da questi motivi principali proviene il presente volume che non ha certo la pretesa di voler essere del tutto esauriente in un campo così vasto, bensì solo di poter mettere il lettore in grado di operare praticamente, come si faceva una volta, magari “facendogli venire la voglia” di lavorare, con le dovute cautele. […]

Il presente volume descrive le principali tecniche pittoriche classiche: affresco, encausto, tempera su pergamena e su tavola, olio su tela e tratta principalmente la lavorazione e la composizione della materia dei leganti, dei pigmenti e dei coloranti antichi, le tecniche ed i metodi pratici, artigianali, originali, della loro fabbricazione in modo da permetterne agevolmente il rifacimento «more antiquo» (cioè all’uso antico). Propone, a volte integralmente, del materiale letterario medievale eterogeneo, indubbiamente affascinante, proveniente da quindici fonti antiche diverse per tempi, luoghi e autori. Quando i brani sono abbastanza comprensibili essi sono appositamente presentati senza commento, ma in modo tale da formare un unico discorso che vorrebbe risultare, nei limiti del possibile, chiaro, coordinato e godibile. Per questo scopo sono stati scelti, citati, tradotti, riassunti e commentati dalle fonti, cioè da trattati e ricettari antichi (datati almeno dal 746 d.C. al 1646, ma anche da autori moderni e contemporanei), tutti i principali procedimenti, affiancati da circa 400 fotografie a colori che mostrano l'iter antico della fabbricazione (con “scorciatoie” moderne che abbreviano i tempi), permettendo al lettore di associare subito alla definizione del nome la materia corrispondente, cioè partendo dalla descrizione della materia prima fino ad arrivare al prodotto finito.

A fondo pagina sono consultabili note esplicative e di approfondimento, con curiosità e notizie di carattere storico, religioso, filosofico, tecnico e tossicologico”.

Sergio Paolo Diodato

 

 

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