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Vox Populi. Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi

on Giovedì, 08 Giugno 2023 16:33

Presentazione del libro lunedì 12 giugno, ore 17:00, Chiesa dei Pretoni

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L’Accademia di Belle Arti di Firenze ospiterà il 12 giugno, alle 17:00, nella Chiesa dei Pretoni un evento di grande rilevanza per l'arte contemporanea: la presentazione del libro "Vox Populi. Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi" (Pisa University Press, 2023) di Giandomenico Semeraro, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Firenze, a cura della prof.ssa Gaia Bindi. L’evento, rivolto principalmente agli studenti della Scuola di Comunicazione e Didattica dell’Arte, è aperto a tutti gli interessati, e prevede la straordinaria partecipazione del prof. Eugenio Cecioni, ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il saggio affronta la tematica dell’arte contemporanea nel suo vivo interesse per le più attuali e urgenti problematiche sociali.

Come scrive Giandomenico Semeraro: “In questi anni che sono a noi più vicini stiamo assistendo a una accesa querelle che riguarda direttamente il rapporto tra le arti e la società. Questo agile volume, quasi un pamphlet, vuol essere strumento di conoscenza, di studio e di critica di quanto sta avvenendo avverso monumenti o libri. Ciò può avere chiare ricadute sul presente, su quanto vediamo, su quanto leggiamo, su quanto – evidentemente – studiamo o dovremmo (potremo, ora come in futuro) andare a studiare. Si tratta della messa all’indice vera e propria di questa o di quell’opera per tutta una serie di motivi che con l’arte non hanno proprio niente a che vedere. Con seri rischi, e gravi ricadute. Si colgono comunque interessanti segnali di risveglio, di attenzione e di presenza dialettica dell’arte nelle città (a vario e diverso titolo). Di essi, anche, si occupa questo libro, per rendere conto di un panorama che non è propriamente a senso unico, per nostra fortuna”.

Così scrive Eugenio Cecioni nell’Introduzione al saggio: “Molti sono gli spunti di riflessione offerti da questo saggio, primo fra tutti quello sulle opere d’arte come simbolo. Tutto può essere simbolo o emblema: un edificio, un animale, un colore, un uomo, una donna, un oggetto e ancor più, e a maggior ragione, un’opera d’arte: un monumento, un quadro, un’opera letteraria, un brano musicale, perché questi sono inevitabilmente incarnazione di valori non solo formali. I simboli hanno più letture possibili e queste letture mutano col mutare dei tempi o del pubblico. Anche il simbolo dunque, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda, nelle orecchie di chi ascolta, nella testa di chi legge. Come entrare allora in rapporto con un’opera ‘non gradita, non condivisa’, come superare la debolezza di un vuoto, tassativo rifiuto. Semeraro suggerisce di entrare con questa in un rapporto dialettico affrontando la storia nella sua intricata complessità, accettando le sue contraddizioni”.

 

Giandomenico Semeraro, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, è autore di numerosi saggi sull’arte contemporanea. Suoi titoli più recenti sono: Incipit. La folgorazione delle prime righe e Scultura e Spazio urbano (con Cristian Biasci), editi entrambi per Smith editore (Firenze) nel 2021.

Eugenio Cecioni, pittore e incisore di chiara fama, dal 1980 è stato docente di Tecniche dell'incisione nelle accademie di belle arti italiane; è stato Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze per il triennio 2014-2017; è Accademico d’onore all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

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