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Graphictalks 2022

on Monday, 10 January 2022 09:56

18 e 25 gennaio, 1 febbraio

 

Graphictalks2022

Torna l'appuntamento con Graphictalks, il ciclo d'incontri dedicato all'arte e alla comunicazione visiva contemporanea, a cura di Paolo Parisi per il corso di Grafica del biennio in Nuovi linguaggi espressivi. Anche quest'anno a prendere la parola saranno artisti e grafici internazionali che racconteranno al pubblico la loro esperienza, offrendo uno sguardo privilegiato sulle tendenze attuali. Ospiti di questa nuova edizione Silvia SfligiottiVincenzo Estremo ed Eleonora Ianni dell'associazione Art Workers Italia, e Giacomo Zaganelli. Tutti gli incontri - tranne l'ultimo che si svolgerà esclusivamente online - si terranno dalle 11 alle 13 presso l’aula A della Manifattura Tabacchi (numero massimo consentito in presenza: 30 partecipanti), e in streaming sulla piattaforma Google Meet: https://meet.google.com/asd-mhvp-kga

Si parte martedì 18 gennaio con Sivia Sfiligiotti e il suo "Da dove vi parlo. Un percorso attraverso e intorno al campo della grafica".

Silvia Sfligiotti è una graphic designer, docente e critica della comunicazione visiva. Co-fondatrice con Raffaella Colutto di Alizarina, insegna all’ISIA Urbino, alla SPD Milano e alla UniRSM. Accanto all’attività professionale si occupa di storia e critica della grafica, di didattica del design e di educazione somatica (es design somatics). Dal 2012 al 2017 ha co-diretto la rivista Progetto Grafico. Ha curato diverse pubblicazioni e mostre, la più recente, con Marta Sironi, Giovanni Mulazzani. L’illustrazione al centro (2019).

Seguiranno Vincenzo Estremo ed Eleonora Ianni di Art Workers Italia che, martedì 25 gennaio, incontreranno il pubblico con "Not An Artwork But Art Work. Riconoscere il lavoro artistico e creativo in Italia".

Art Workers Italia è la prima associazione, autonoma e apartitica, nata con l’obiettivo di dare voce allз lavoratorз dell’arte contemporanea in Italia. Nata nel 2020 dallo sforzo di immaginazione politica AWI collabora con espertз del settore legale, fiscale e amministrativo, enti di ricerca e università, istituzioni dell’arte e della cultura per costruire strumenti di tipo etico, contrattuale e giuridico a tutela dellз art workers. AWI opera in coordinamento con le altre iniziative del lavoro culturale in Italia e all’estero per riformare il settore e renderlo più inclusivo, sostenibile e trasparente, combattendo le diverse forme di precariato e sfruttamento che attualmente lo contraddistinguono. AWI agisce per il riconoscimento del lavoro e la sua regolamentazione, per una più equa distribuzione delle risorse e per favorire l’accessibilità a fondi e opportunità. In un’ottica rivendicativa, AWI ambisce a essere un punto di riferimento per art workers, organizzazioni no-profit ed enti pubblici e privati in Italia, ponendosi come interlocutrice di policy maker e istituzioni.
Vincenzo Estremo ha conseguito un Dottorato internazionale di ricerca in studi sui media, sul cinema e sulla comunicazione presso le Università di Udine e la Kunstuneversität Linz. Estremo è un teorico dell’immagine in movimento, docente di teoria dei media, curatela e fenomenologia dell’immagine in movimento presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) Milano, Accademia di Belle Arti di Genova e Università di Roma 5. Co-dirige la collana editoriale Cinema and Contemporary Art (Mimesis International), scrive regolarmente su Flash Art Italia. Ha editato Albert Serra, cinema, arte e performance (Mimesis Edizioni 2018), Extended Temporalities. Transient Visions in Museum and Art (Mimesis International 2016) e scritto Teoria del lavoro reputazionale (Milieu Edizioni 2020).
Eleonora Ianni (she/her) è una studentessa magistrale presso il dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna. Il suo elaborato di tesi magistrale ha come tema la condizione dell*artista visivə contemporaneə come lavoratorə, prendendo anche in considerazione il sistema educativo per le arti in Italia, compresa la relazione (complicata) tra le AFAM e le Università, considerato l'impatto che la formazione ricevuta ha sulla successiva carriera. Ha svolto un periodo di ricerca tesi all'estero presso il Dipartimento di Studio Arts dell'Università del Massachusetts UMass (Amherst, MA) grazie al quale ha potuto tracciare un paragone tra la situazione nordamericana e quella italiana a livello di formazione e di concezione del lavoro artistico. Da maggio 2020 è tra le sociə di AWI.

In chiusura martedì 1 febbraio si parlerà di "Site-Responsive_lavorare sui contesti" con Giacomo Zaganelli. Artista, curatore e attivatore di progetti culturali rivolti alla collettività, attraverso la sua pratica Giacomo Zaganelli investiga la dimensione sociale e pubblica del concetto di spazio, inteso come risultante di territorio, ambiente e paesaggio. Nel 2010 lancia il progetto La Mappa dell'Abbandono: una ricerca pioniera sul tema del patrimonio dismesso, nata con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e amministrazioni in merito al potenziale offerto dagli immobili vacanti. Nel 2018, assieme alla casa editrice Centro DI, dà vita alla collana editoriale XXI.Guide d'Artista, l'Italia raccontata attraverso le ricerche degli artisti nei propri territori, un volume per ogni regione. Tra le sue recenti esposizioni personali: Grand Tourismo alle Gallerie degli Uffizi (2018/2019) e Superficially, al Museum of Contemporary Art Taipei (2018); e le partecipazioni alla Setouchi Triennale in Giappone, al Grand Tour d'Italie nel 2019 e alla Thailand Biennale nel 2021. Nel 2020 e nel 2021 ha vinto rispettivamente la nona e la decima edizione dell'Italian Council.

Graphictalks è un format che consiste in un ciclo di tre/quattro appuntamenti annuali con artisti e grafici internazionali, nato nel 2011 su progetto di Paolo Parisi per l'Accademia di Belle Arti di Firenze. In Graphictalks coesistono le istanze della professione con quelle delle pratiche artistiche coeve per far emergere punti di contatto, collisioni, possibilità di interazione, sconfinamenti. Il tutto per provare a definire un ambito, ormai ampio e non più circoscritto, che, per sua natura, ogni volta che crediamo di averlo inquadrato, ci sfugge. Nel 2021 hanno partecipato: Muttnik, Armin Linke e Luciano Perondi mentre nel 2020 Roberto Maria Clemente, Riccardo Olocco e Cesare Viel. Nel 2019 Maurizio Nannucci, Pier Luigi Tazzi, Italo Lupi e, nel 2018, Danilo Correale, Giò Fuga, Matteo Civaschi (Shortology). Negli anni precedenti: Giuseppe Stampone, Walter Sardonini (Social Design), Marco Raparelli, Riccardo Falcinelli, Giancarlo Norese, Bruna Roccasalva e Anna Daneri (Peep Hole), Leonardo Sonnoli, Lorenzo Bruni, Luca Trevisani, Pino Brugellis, Francesco Valtolina (Rio Grande), Helga Marsala (Artribune), Davide Bertocchi, Luciano Maggiore (Sant'Andrea degli Amplificatori), Giovanni Bartolozzi (Private Flat), Luca Lo Pinto e Valerio Mannucci (Nero Magazine), Andrea Baccin (Cura), Anna Ferraro e Andrea Cavallotti (Fruit-Crudo), Eugenia Vanni, Francesco Ozzola e Tommaso Panerai (Eretique Design), Jacopo Miliani. Prima del 2011, per l'Accademia di Belle Arti di Bologna, lo stesso format ma senza la denominazione attuale, ha visto la partecipazione di: Alberto Garutti, Arabeschi di Latte, Alessio Ascari (Kaleidoscope), Liliana Moro, Italo Zuffi, Francesco Valtolina (Mousse), Marco Papa (Adele-C), Gino Gianuizzi (Neon), Lorenzo Benedetti.

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