In occasione della conferenza annuale sullo Stato dell’Unione (Istituto Universitario Europeo, 4 – 6 maggio), il motto dei 27 (In varietate concordia) diventa una mostra. Undici gli artisti coinvolti – tutti provenienti dall’Accademia di Belle Arti – che dal 6 maggio al 21 luglio instaureranno un vero e proprio dialogo con gli spazi interni ed esterni di Villa Salviati – sede degli Archivi Storici dell'Unione Europea – e con i temi affrontati dagli speaker nazionali e internazionali invitati a prender parte alla conferenza.
Curata dal collettivo Don’t feed the monster – nato all’interno dei bienni in Curatela Artistica e Nuovi linguaggi espressivi dell’Accademia – con il coordinamento dei professori Marcella Anglani, Paolo Parisi, Pantani-Surace e Robert Pettena, la mostra In varietate concordia si svolge in collaborazione con gli Archivi Storici dell’Unione Europea e l'Associazione Firenze Città Nascosta. L’intento – spiega il team curatoriale – è quello di stimolare una riflessione verso il superamento delle incertezze dei nostri tempi. Fra i temi affrontati: ambientalismo, nazionalismo, identità.
L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 6 maggio nel corso dell’Open Day di Villa Salviati (ore 10-19), organizzato in chiusura della tre giorni. Dal 7 maggio al 21 luglio, invece, sarà possibile visitare la mostra durante gli orari di apertura del complesso (da lunedì al venerdì, ore 8-19.30). Ingresso gratuito. Sono previste giornate di mediazione culturale con cadenza settimanale. Per informazioni This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
In mostra le opere di: Martina Cosma Greco, Li Cui, Jessica Fillini, Duccio Franceschi, Veronica Greco, Max Mondini, Federico Niccolai, Elisa Pietracito, Daniel Prenleloup, Fei Su, Xinyiwen Zhao – instaurano un dialogo attivo e coerente con i temi affrontati all’interno dell’evento.
Don’t feed the monster (DFTM¹) è un gruppo di giovani curatori formatosi all’interno del Biennio di Curatela e NLE Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Composto da nove figure eterogenee dalla formazione accademica variegata, alla base della nascita del gruppo c’è la volontà di imparare sul campo. DFTM¹, acronimo di Don’t Feed the Monster, è sia un invito a superare i propri mostri interiori che un suggerimento ad andare oltre i propri limiti.