In memoria di Massimo Cittadini, scomparso il 17 settembre 2024, pubblichiamo il saluto dell'Accademia, scritto da Giandomenico Semeraro e un ricordo personale di Federico Bucalossi.

L’Accademia di Belle Arti di Firenze, tutta, piange l’improvvisa scomparsa del Professore Massimo Cittadini, che a lungo vi ha insegnato la materia di Tecnologia dei Nuovi Materiali per l’Arte. Nato nel 1959 ad Ascoli Piceno, da anni viveva a Firenze, dove è stato fortemente attivo anche come artista con il nome di Massimo Contrasto: sempre legato alla navigazione del confine tra arte e tecnologia, fra comunicazione e hacker, con i suoi “Mandala System” ha lavorato con i massimi esponenti dell’arte digitale, assieme a Tommaso Tozzi, Giovanotti Mondani Meccanici ed altri ancora, alla ricerca di quelle sfere di libertà di dialogo, di apertura con il mondo che sono di così importante valore, fuori da ogni costrizione o impedimento di incontro. La sua bravura, la sua attenzione, la sua cortesia rimarranno sempre impressi nell’animo di quanti lo hanno conosciuto. I colleghi, gli impiegati, i custodi si stringono con affetto alla sua compagna Claudia.
Ciao, Massimo

Come ricordare un collega, amico e artista scomparso improvvisamente? In attesa di assimilare l’assenza affiorano moltitudini di ricordi, aneddoti,
segni, immagini e sensazioni della sua presenza. Ricordiamo le sue performance elettroniche dei primissimi anni ’90 che aprivano nuovi pioneristici orizzonti, gli esperimenti ed i paradossi uomo/macchina, i Mandala elettronici, gli affiatati gruppi spontanei in cui ideavamo il non visto in zone temporaneamente autonome, il senso di affinità che ci accomunava come parte attiva di un travolgente cambiamento.
E tutte queste esperienze non sono perdute ma donate in eredità a chi ha assistito ai suoi corsi, agli studenti che giorno dopo giorno hanno scoperto direzioni inaspettate, ai protoartisti e autori che si sono appassionati a questi inconsueti mondi elettronici.
Testimonianza commovente sono le centinaia di commenti e saluti postati sui social da ex studenti che portano dentro di sé parti importanti ed indelebili di Massimo Cittadini. Oppure il fiorire in breve tempo di decine di articoli, testimonianze, fotografie di amici, artisti, curatori che narrano un percorso contaminate e trasversale. Un caleidoscopico percorso.
Sempre in ricerca di altre visioni, di altre forme di pensiero sperimentando altre forme di realtà virtuali. Sicuro che questa realtà non è l’unica possibile.
Cito volentieri un ricordo dell’amica Mirella Castigli “Un vero artista sperimentatore delle nuove tecnologie, impegnato a dissolvere i confini fra Arte e Tecnologia, una persona illuminante e un eterno ragazzo illuminato, un innovatore lisergico che voleva liberare l'essere umano dal peso della realtà materiale per consentirgli di entrare in connessione con altre menti e in sintonia col mondo, con l'Universo. Già tra i co-fondatori della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Accademia di Carrara, la prima nata in Italia, #MassimoContrasto ci lascia. Ciao caro, ci rivedremo nello Spazio Cosmico”