Dopo oltre due anni di pausa, le installazioni degli studenti dell’Accademia di Belle Arti tornano ad abitare le cancellate dei cantieri di restauro cittadini. Questa volta a vestire i panni di una piccola galleria a cielo aperto sarà Piazza Demidoff, e in particolare il cantiere che da alcuni mesi cinge il gruppo scultoreo di Lorenzo Bartolini.
La nuova opera, concepita dagli studenti di Pittura per il progetto ‘Cantieri’, si chiama Bijou ed è un’installazione fotografica che riflette sul rapporto tra individuo e società, dove il bijou, oggetto che adorna il corpo, diventa anello di congiunzione tra identità diverse, rivelando particolari della dimensione interiore e del mondo di appartenenza dei soggetti ritratti.
L’opera progettata e realizzata dalla studentessa Martina Landi, è stata scelta fra le tante altre proposte dagli studenti all’interno del gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Raffaella Nappo.
“Nella mia visione – spiega Martina – il bijou è un oggetto minimo, ‘leggero’, che può farsi testimone di un preciso linguaggio sociale ed antropologico. Se, come sosteneva Paul Valery, ‘la profondità dell’uomo è la sua pelle’, l’impatto visivo del corpo può farci accedere a una dimensione esperenziale comunitaria, in cui la carne è sempre anche relazionale e rimando a un sostrato di esistenza comune. Ciò che si raggiunge non è però la naturalità, bensì una complessa mediazione tra corpo, individuo, comunità e cultura, in cui l’oggetto, apparentemente inerte, gioca il ruolo di crocevia”.
Accanto a Martina hanno lavorato anche Chiara Gasbarro per la progettazione grafica degli strumenti di comunicazione, Valentina Messina, Xin He, Meng Wianglei, Fudi Ouyang, Tong Chuai, invece, si sono occupati dell'allestimento.
Sarà possibile osservare l’installazione già da oggi in Piazza Nicola Demidoff, passeggiando sul Lungarno Serristori, dove rimarrà fino al termine dei lavori di restauro del monumento, scolpito nell’800 da Lorenzo Bartolini in memoria del principe e ambasciatore russo Nicola Demidoff, che negli anni scorsi aveva subito un atto vandalico.
“Cantieri” è un progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, nato all’interno del corso di Pittura del Biennio di Arti Visive Nuovi Linguaggi Espressivi, curato dall’artista e docente Raffaella Nappo. Ogni anno il progetto, che si svolge dal 2017 in collaborazione con il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, individua come luoghi d'intervento per l'arte contemporanea i cantieri di restauro del centro storico di Firenze. Gli studenti sono invitati a riflettere sui rapporti che riguardano gli aspetti sociali, culturali e antropologici del territorio urbano, considerando il cantiere edile come un “non luogo” dell'arte, che si apre a spazi di fruizione non convenzionali e a un pubblico eterogeneo. Tutti gli interventi artistici realizzati fino ad oggi, hanno incluso molteplici tipologie di linguaggi espressivi, dall’installazione site specific alla performance. Tra i luoghi interessati: la Chiesa degli Scolopi, il cortile della Dogana e il Teatro Romano di Palazzo Vecchio, il loggiato del Museo Novecento e l’ex Monastero Nuovo, in via della Scala. Durante il periodo più duro della pandemia, poi, “Cantieri” è diventato un profilo Instagram, che tuttora racconta per immagini i progetti del gruppo di studenti coinvolti.
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